CONSULTAZIONE, SOSTEGNO E PSICOTERAPIA

Il lavoro clinico di consultazione, sostegno e psicoterapia, si rivolge a bambini, ragazzi e famiglie che vivono uno stato emotivo faticosamente gestibile, oppure che si trovano a sperimentare una situazione di empasse psichica o relazionale. Il lavoro clinico ha come obiettivo primario l’ascolto e l’analisi della domanda, finalizzati all’individuazione di risorse, strategie e strumenti efficaci volti a sostenere bambini, ragazzi e famiglie nella riattivazione di un naturale percorso di vita.

L’equipe del Geco è formata da una neuropsichiatra infantile, da psicoterapeuti, sia dell’età adulta che di quella evolutiva, e da educatori. L’equipe svolge attività clinica a più livelli, a partire da interventi di carattere preventivo fino alla presa in carico psicoterapeutica. Gli interventi si realizzano in integrazione con scuola, agenzie formative e ricreative e servizi del territorio.

Dopo una prima fase di conoscenza, in base alle fatiche ed alle risorse specifiche del singolo o della famiglia, qualora necessario viene ipotizzato un progetto d’intervento che può articolarsi in differenti proposte:


CONSULTAZIONE

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Capita di sovente che bambini, ragazzi ed adulti si trovino a sperimentare una situazione di malessere o disagio che possono tradursi in uno più ambiti di vita. Non è sempre facile riuscire a focalizzare le energie per identificare non solo gli aspetti alla base delle difficoltà sperimentate, ma soprattutto quelle risorse interne e relazionali che possono permettere il superamento della fase di crisi in termini evolutivi. 

Ancor più complesso talvolta è comprendere, da genitori, se alcuni cambiamenti comportamentali o relazionali dei figli siano indicatori di una critica ma necessaria tappa di crescita o, invece, se siano il segno di un malessere che possa ostacolare o bloccare un processo evolutivo.

La fase di consultazione prevede un ciclo di colloqui clinici che, qualora necessario, può esitare nella costruzione di un progetto di intervento mirato sulle risorse e fragilità del singolo o della famiglia. 


Laboratorio di Sandplay 

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La Sand Play Therapy è un metodo terapeutico ideato da Dora Kalff, celebre allieva junghiana, che permette di rappresentare il proprio mondo interiore, stimolando il gioco simbolico entro le scatole della sabbia. Nei laboratori di Sandplay, questa tecnica viene utilizzata come strumento espressivo di emozioni, risorse, conflitti e rappresentazioni difficilmente traducibili in alcune fasi della vita di bambini e ragazzi.

Questi ultimi, nel loro percorso di crescita, si trovano talvolta ad affrontare momenti difficili e conflittuali che possono disorientarli o farli soffrire.

I genitori, a loro volta, possono sentirsi smarriti dinanzi a un figlio che manifesta in modo più o meno intenso un disagio che difficilmente viene tradotto in parola. Ecco che adulti e bambini sperimentano vissuti di impotenza, rabbia, preoccupazione e fatica che si mescolano tra di loro rendendo ancor più complessa l’attribuzione di un significato condiviso a gesti e parole che in altri momenti erano invece immediatamente decifrabili. Le fragilità ed i conflitti che non trovano parole, necessitano spesso di un altro canale di traduzione che ne permetta non solo l’espressione ma anche la condivisione e l’attribuzione di significato.

Il laboratorio “Sand Play” si pone l’obiettivo di offrire a bambini e ragazzi un canale d’espressione simbolica ed uno spazio di pensiero e di attribuzione di significato anche ai loro genitori, in modo da accompagnare ad una ri-sintonizzazione affettiva. Il laboratorio prevede un incontro iniziale con i genitori, quattro incontri con il minore ed un ultimo incontro restitutivo con gli adulti.



Psicoterapia

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In alcune fasi della vita di bambini, adolescenti od adulti è possibile sperimentare una situazione di empasse psichica o di intenso disagio emotivo o relazionale che invade i diversi ambiti della vita quotidiana: scuola, lavoro, amicizie, relazioni significative.

L’equipe de Il Geco accoglie e si prende cura di queste tipologie di disagio attraverso percorsi di psicoterapia dell’adulto, del bambino e del ragazzo. Il lavoro clinico alla base integra orientamenti analitici e relazionali e si arricchisce di una multidisciplinarità che i singoli professionisti sperimentano da anni.

La psicoterapia dell’età evolutiva si diversifica per presa in carico di bambini, preadolescenti ed adolescenti.

Bambini e ragazzi sono liberi di narrarsi con le parole, il disegno, il gioco o attraverso la Sand Play Teraphy, metodo terapeutico ideato da Dora Kalf, che permette di rappresentare e lavorare sui propri conflitti interni grazie all’utilizzo delle scatole della sabbia e di numerosi oggetti simbolici entro la relazione con il terapeuta.

Il lavoro clinico è volto ad accompagnare bambini e ragazzi ad attivare movimenti trasformativi attingendo alle proprie risorse interne e relazionali che passa anche attraverso una maggiore consapevolezza di sé e dell’altro.

In parallelo al percorso individuale con i minori vengono proposti importanti momenti di riflessione con i genitori affinché si creino nuovi equilibri basati su una ri-sintonizzazione familiare.



Percorso di sostegno alla genitorialità

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La genitorialità si definisce come quella funzione processuale composita (Fava Vizziello, 2003), risultato dell’interazione fantasmatica e reale tra quel particolare figlio - con bisogni specifici legali all’età - e quel genitore (Stern, 1993), diversa in ogni momento della vita, se pure con una sua stabilità di fondo.

E’ la capacità dei genitori di permettere al minore di crescere e maturare dal punto di vista fisico, cognitivo, sociale, emozionale e spirituale (OP Emilia Romagna, 2009), secondo una traiettoria di sviluppo specifica per il singolo bambino alla scoperta del proprio percorso individuativo.

La genitorialità coinvolge aspetti individuali, di coppia e relazionali, avendo a che fare non solo con la relazione odierna costruita dal genitore con il figlio, ma anche con la personalità del singolo, con il desiderio generativo e la co-genitorialità specifica della coppia, con i modelli genitoriali interni dell’adulto e con il temperamento stesso del figlio. Il sostegno alla genitorialità si configura come un percorso di accompagnamento degli adulti responsabili della crescita del figlio con l’obiettivo di focalizzare e valorizzare le risorse dei singoli nelle diverse fasi di vita familiare.

Il percorso di sostegno sarà volto a comprendere e ristrutturare il proprio stile educativo in modo dinamico, a seconda delle diverse età del figlio o di eventi significativi nel corso della vita, quali le diverse transizioni familiari (nascite, morti, separazioni, …), ma anche rispetto ad influenze e retaggi dell’essere stato a propria volta figlio, all’interno di una trasmissione intergenerazionale di modelli, non sempre funzionali per il nuovo membro.

Infatti, momenti di forte tensione o criticità comportano un inevitabile trasformazione delle relazioni esistenti, per poter ricostruire un nuovo e diverso equilibrio in un contesto che si è andato trasformando.

Durante tale percorso, che vedrà momenti di colloquio individuale con il singolo genitore e/o momenti congiunti di coppia, potrà divenire importante affiancare situazioni di osservazione della relazione madre-figlio, padre-figlio, così da avere una comprensione più completa delle dinamiche del nucleo familiare ed offrire un punto di vista terzo del funzionamento relazionale di ognuno



Interventi integrati

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Interventi psicoeducativi domiciliari 

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Il Geco offre la possibilità di usufruire di interventi domiciliari, rivolti a minori e famiglie che si trovano in una condizione di difficoltà, malessere o disagio.

Ogni soggetto è diverso, unico e particolare, così come lo è ogni nucleo familiare: per questo motivo, tali interventi prendono corpo e si modellano sulle caratteristiche della situazione specifica e sulla base delle esigenze dettate dalla stessa.

L’intervento domiciliare consiste quindi in un percorso psicoeducativo, realizzato in un confronto regolare con l’équipe della Cooperativa, che può coinvolgere bambini, ragazzi e genitori e che si pone come primo obiettivo il sostegno, declinabile in diverse forme: all’apprendimento e allo studio, all’organizzazione della giornata, alla comprensione e alla gestione di vissuti emotivi complessi, alla relazione tra genitori e figli. A tal proposito, in rete e in accordo con il Tribunale e le Istituzioni competenti, Il Geco promuove nei casi di separazione uno spazio psicoeducativo dedicato a garantire, dove possibile, la continuità del legame tra i figli e la figura genitoriale, offrendo al tempo stesso un contenimento concreto ed emotivo.

I percorsi domiciliari vedono dunque come protagonisti uno o più membri della famiglia e un operatore adeguatamente formato, psicologo e/o educatore, e come luogo di partenza la casa: questo spazio consente a bambini e ragazzi di muoversi e confrontarsi in un ambiente che conoscono bene, che è loro, e agli operatori di prendere contatto con i luoghi che arredano la loro quotidianità, nonché di potersi interfacciare per l’appunto con le figure di riferimento familiari.

Gli interventi domiciliari possono affiancarsi a un altro progetto o laboratorio, sempre promosso da Il Geco, dedicato al minore, oppure a un percorso di sostegno alla genitorialità, oppure ancora essere interventi a se stanti.